Marie Galante di Kurt Weill – Teatro dell’Opera di Roma, 2007
Dalla presentazione del regista Joseph Rochlitz sul programma di sala della rappresentazione del febbraio 2007 si evince esplicitamente la scoperta di un tesoro nascosto di cui, dalla prima rappresentazione parigina del 1934, non si ebbe più notizia se non di alcune canzoni, incise negli anni da diversi artisti o di alcuni balli. Del testo originale di Jacques Deval, scomparso del tutto, con la collaborazione del musicologo americano John Mucci, appassionato per Marie Galante, fu possibile ottenerne copia e con la preziosa collaborazione della Kurt Weill Foundation di New York si trovarono negli archivi alcuni manoscritti di spartiti originali non eseguiti da più di settant’anni: un lamento orchestrale incantevole, un solo per mandolino, una toccante preghiera per coro maschile, canzoni a cappella e altro. La sfida nel portare sul palco il riadattamento dell’opera Marie Galante è stato cercare di raggiungere un’efficace fusione tra musica e testo.
Marco Lo Russo, grazie alla sua preparazione di compositore contemporaneo e arrangiatore, ha trascritto e riadattato i preziosi spartiti manoscritti per musette di Kurt Weill eseguendoli per fisarmonica sia con l’orchestra sia come solista e personaggio scenico con vere e proprie coreografie. Tutto il cast ha reso possibile la messa in scena di cinque rappresentazioni di questa combinazione di prosa, musica e ballo di Weill che è Marie Galante accolta da un folto pubblico tra cui era presente anche il Maestro Riccardo Muti con la consorte Cristina Mazzavillani.
MARIE GALANTE pièce di Jacques Deval
Adattamento italiano a cura di Joseph Rochlitz
Traduzione dal francese di Ada Tosati
Maestro concertatore e Direttore: Vittorio Parisi
Regia: Joseph Rochlitz
Scene: Cristian Taraborelli
Costumi: Angela Buscemi
Coreografia: Luc Bouy
Disegno Luci: Patrizio Maggi
Personaggi e interpreti
Marie Galante: Chiara Muti
capitano: Roberto D’Alessandro
Direttore di scena, Josiah: Goffredo Matassi
Marinaio: Antonello Ronga
Oswald Staub: Vittorio Amandola
Tokujiro Tsamatsui: Andrea Spina
Willy Crawbett: Marco Casazza
Padrone del locale: Prospero Richelmy
Marinaio americano: Antonio Speranza
Señora Tapia: Elisabetta De Vito
Soledad: Annalisa De Simone
Mercedes: Esnedy Milan Herrera
Poldine: Deborah Italia
Solista Gospel: Derek Lee Ragin
Fisarmonica – Musette: Marco Lo Russo
Orchestra da camera del Teatro dell’Opera
direttore musicale: Gianluigi Gelmetti
Violini: Shalom Budeer e Antonio Pellegrino
Viola: krzystof Stochmialek
Contrabbasso: Gennaro Frezza
Fisarmonica: Marco Lo Russo
Chitarra: Roberto Valini
Pianoforte: Steven Roach
Flauto: Carlo Enrico Macalli
Sax: Sauro Berti (anche Primo clarinetto), Fabrizio Benevelli (anche secondo clarinetto) e Vittorio Quinquennale
Trombe: Luca Luconi e Claudio Cimpanelli
Trombone: Loris Grossi
Percussioni: Mario Distaso e Luca Ranalli (anche timpani)
Corpo di ballo del Teatro dell’Opera – direttore corpo di ballo: Carla Fracci
Ballerini: Loredana Barbanera, Claudio Cocino, Flavia Feliziani, Francesco Milana, Elisabetta Intini, Giuseppe Marini, Manuela Maturi, Alfonso Paganini, Stefania Palmiotto, Tommaso Renda, Anna Terziani, Francesco Romeo.