Questo strumento è il modo particolare in cui mi esprimo, spiega il compositore e concertista Marco Lo Russo. Il progetto Made in Italy per parlare dell’italianità attraverso i linguaggi contemporanei, da Cuba alla Corea. Tra le sue ultime produzioni anche un’Ave Maria dedicata a Papa Francesco. Dalla rubrica Fisa e dintorni di Suonare News Marzo 2019
Incontriamo Marco Lo Russo, 41 anni originario della provincia di Latina, fisarmonicista, compositore, arrangiatore, producer, musicologo e fondatore della Rouge Sound Production. World Music, Jazz e musica elettronica, sono gli elementi che caratterizzano il suo profilo artistico. Oltre ad essere docente di Orchestrazione e Concertazione Jazz al Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino, è un musicista di fama internazionale che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Leo Brouwer e Nicola Piovani.
Come ha incontrato la fisarmonica? Avventura bellissima, nata per caso, perché piaceva a mia nonna materna. La fisarmonica è la mia particolarità, ma non ho mai pensato di essere un fisarmonicista, sono semplicemente un amante della musica.
Cosa ne pensa della diffusione della fisarmonica nelle stagioni concertistiche? Nonostante vengano programmati sempre più spesso concerti di fisarmonica, ancora non è prassi consueta leggere nel programma di una rassegna “concerto di fisarmonica”. Se si desse maggiormente valore ai contenuti e alla cultura musicale, e non solo dello specifico strumento, diventerebbero certamente maggiori gli spazi per la fisarmonica nelle stagioni concertistiche.
Come nasce il suo progetto Made in Italy? Durante il mio primo tour di concerti in Canada nel 1995, mentre eseguivo mie composizioni e brani italiani rivisitati in acustico, notai subito il parere favorevole del pubblico ed ebbi l’ispirazione di realizzare un progetto che potesse parlare dell’italianità attraverso la musica contemporanea con scopi benefici. Nacque così il Made in Italy concert, che presentai a Cuba qualche anno dopo. Un progetto che mi ha portato in giro per il mondo, recentemente anche in Corea, dove tornerò in autunno.
Tra le sue recenti produzioni, oltre all’Ave Maria dedicata a Papa Francesco e alla colonna sonora del film Being Missoni, c’è anche la rivisitazione del brano Caruso di Lucio Dalla. Il singolo, presentato lo scorso anno durante un tour in Messico, è la colonna sonora del progetto Made in Italy. Il brano pubblicato è disponibile in tre versioni: strumentale, cantato in italiano e spagnolo, con la fisarmonica come strumento leader.